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Distinguersi dalla massa: quali sono le implicazioni del diverso ritmo di allentamento delle banche centrali?
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Articolo di approfondimento
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ottobre 25, 2024
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ottobre 25, 2024
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Distinguersi dalla massa: quali sono le implicazioni del diverso ritmo di allentamento delle banche centrali? |
Se un’antropologa sociale dovesse studiare i banchieri centrali, probabilmente giungerebbe alla conclusione che si tratta di esseri sociali che amano aderire alle norme e alle mode stabilite dalla comunità delle banche centrali. Leggono gli stessi articoli di ricerca, partecipano reciprocamente alle loro conferenze e passano del tempo a lavorare negli uffici l’uno dell’altro. Molti hanno frequentato anche le stesse università. Non sorprende che spesso pensino in modo simile e implementino politiche simili con tempistiche simili.
Ma questo agire di gruppo non è necessariamente dovuto alle pressioni dei pari, poiché le banche centrali spesso devono affrontare nello stesso momento sfide correlate e una risposta coordinata può anche funzionare meglio per tutti. Negli ultimi anni, la pandemia del Covid ha causato un enorme shock sul lato dell’offerta dell’economia globale, portando tutte le banche centrali ad allentare la politica monetaria. Questo prima del 2022, anno in cui le conseguenze inflazionistiche della pandemia le hanno indotte ad alzare i tassi in modo altrettanto aggressivo, ancora una volta all’unisono (ad eccezione della Banca del Giappone).
Ora, con l’avvicinarsi della fine del 2024, le condizioni sono favorevoli al taglio dei tassi. Tuttavia, il ritmo e la portata attesi di questo allentamento variano considerevolmente da banca a banca. La Federal Reserve statunitense (Fed), ad esempio, ha iniziato a tagliare a settembre, più tardi di altre banche centrali, come la Banca centrale europea (BCE), la Banca d’Inghilterra (BoE), la Banca del Canada e la Reserve Bank of New Zealand (RBNZ), ma poi ha tagliato di 50 punti base (pb), più delle altre banche centrali e più di quanto la maggior parte degli economisti inizialmente preveda. La maggiore propensione ad allentare le politiche monetarie ha portato il mercato a scontare un totale di quasi 250 pb di tagli dei tassi entro la fine del 2025 da parte della Fed, 150 pb in più rispetto a quanto scontato sei mesi fa.
Benché ci si aspetta che alcune banche centrali taglino per un ammontare simile (ad esempio la Banca del Canada, la RBNZ e la Riksbank svedese), per molte i tagli scontati sono meno: Solo circa 100 pb dalla Reserve Bank of Australia e dalla Swiss National Bank, 175 pb dalla BoE e dalla Norges Bank, mentre la Bank of Japan dovrebbe alzare i tassi di 50 pb. Rispetto a sei mesi fa, quando per quasi tutte le banche veniva scontato un taglio tra 50 e 100 pb, il mercato si aspetta ora un range molto più ampio di esiti delle politiche monetarie, oltre a un allentamento più aggressivo.